Convegno "Di genere si può morire" con Lorella Zanardo

“Di genere si può morire: conoscere per capire, per educare e per cambiare” 
è il titolo del convegno realizzato dal Centro Antiviolenza Donne Insieme Valdelsa lo scorso sabato 14 marzo presso la biblioteca comunale “Marcello Braccagni” di Colle Val d’Elsa che ha ottenuto una buona partecipazione della popolazione coinvolgendo persone di più generazioni e che occupano posizioni professionali molto diverse tra loro. L’evento ha riguardato tutti gli aspetti politici, culturali e sociali che ruotano intorno agli stereotipi di genere. Dopo i saluti dell’Assessore Moretti (assessore pari opportunità, Comune di Colle Val d’Elsa) Angelina Gerardi (coordinatrice del CPO Val d’Elsa) ha esplicitato la grande collaborazione esistente tra il Centro Antiviolenza ed il CPO. Ha ripercorso, inoltre, il lavoro svolto sul territorio negli ultimi anni che ha coinvolto gli enti pubblici, le scuole e tutta la cittadinanza. A seguire un’operatrice del Centro antiviolenza ha spiegato la necessità di aprire il dibattito sugli stereotipi di genere che imperversano in una società in cui esiste un forte retroterra culturale patriarcale. La parte centrale dell’evento è stata curata da Lorella Zanardo, autrice di alcune delle pagine più lette nel nostro paese sulla così detta “questione di genere” e del documentario “Il corpo delle donne”. La scrittrice e blogger ha dialogato con il pubblico presente sull’oggettivazione del corpo femminile e sul diversificato comportamento dei media rispetto agli uomini ed alle donne. Nel dibattito stimolato da un’operatrice del Centro Antiviolenza, sono stati smascherati gli stereotipi culturali che, ancora oggi, sostengono, occultandola, la Violenza maschile contro le donne. Altro messaggio fondamentale è stato quello di educare al genere fin dalla scuola elementare in modo tale da sviluppare una cultura del benessere basata sulla parità di genere.
Le volontarie del Centro Antiviolenza hanno dichiarato la loro soddisfazione per questo evento che ha regalato ai presenti tanti spunti di riflessione. In questa circostanza è stato possibile rimettersi in gioco sia come donne che come uomini e riflettere su un’insieme di concettualizzazioni che sembrano scontate ma che invece, sono forme stereotipate che spesso rimangono invisibili ai nostri occhi. L’evento è stato finanziato dal CESVOT e ha avuto successo grazie anche ai numerosi partner: Centro Pari Opportunità dell’Alta Val d’Elsa; Unione dei Comuni dell’Alta Val d’Elsa; Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa; Biblioteca Comunale “Marcello Braccagni” di Colle Val d’Elsa; Associazione Nazionale D.i.Re “Donne in rete contro la violenza”; Associazione Amica Donna; Associazione AURORE; Associazione Atelier Vantaggio Donna, Casa delle Donne per non subire violenza e Associazione dei Diritti degli Anziani della Provincia di Siena.




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